ANNO 14 n° 118
Giovedì Web
Presto Google vi dirà
se vi siete ammalati
di Samuele Coco
23/06/2016 - 02:00

di Samuele Coco

Immaginatevi questa situazione: vi svegliate con un forte mal di testa che non sembra diminuire, anzi aumenta durante la giornata. Così, come fanno praticamente tutti, iniziate una ricerca su Google basata sui sintomi. Molto probabilmente però, dopo circa venti minuti di intense ricerche tra forum specializzati e consigli di chi ci è già passato, ne uscirete più confusi, preoccupati e con il dolore amplificato per lo stress.

Google ha dichiarato che una significativa percentuale delle ricerche effettuate dagli utenti è legata alla ricerca di sintomi di malattie. Purtroppo, quando ci si imbatte in questo tipo di situazioni, la rete non è ancora in grado di venirci incontro senza creare troppo stress: infatti, i risultati medici sono difficili da indicizzare e molto spesso le ricerche finiscono con il creare più ansia del dovuto nell’utente.

Così, Google ha deciso che entro pochi giorni (inizialmente sono negli Usa), ad ogni ricerca basata su sintomi verrà mostrata una tabella contenente condizioni correlate, al fine di poter offrire migliori risultati e un percorso di analisi più approfondito. Il noto motore di ricerca ha inoltre affermato di essere a lavoro con un team della Harvard Medcal School and Mayo Clinic per cercare di valutare il percorso di ricerca svolto dagli utenti e aiutarli a trovare le possibili diagnosi o le possibili cure per quei determinati sintomi.

Ad ogni modo, Big G ci tiene a sottolineare che le ricerche effettuate non dovrebbero essere usate per offrire un percorso curativo ma al solo scopo informativo. Google ovviamente inserisce questa nota come uno scarico di responsabilità, ma è chiaro che la compagnia americana conosce bene le nostre abitudini e sa che molto spesso i suoi risultati si sono sostituiti al parere di un vero medico. Probabilmente abbiamo tutti ricercato informazioni su malattie che non conoscevamo o su sintomi imbarazzanti, ritenendo certamente più semplice, economico e discreto chiedere a Google piuttosto che al nostro dottore, ma la realtà è che la rete non può ancora sostituirsi a tutto, soprattutto al parere di un bravo medico.





Facebook Twitter Rss